Palazzo Giannuzzi Corcioli 

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Il Palazzo Giannuzzi è ubicato nel centro storico di Manduria e prende il nome dalla famiglia Giannuzzi che realizzò la costruzione nel XVI secolo, in seguito è stato più volte rimaneggiato. L’edificio si presenta con un imponente portale d’ingresso caratterizzato da un andamento concavo, con arcata a tutto sesto e sormontato da un ricco stemma gentilizio e da numerosi elementi architettonici decorativi fitomorfi; il fastigio è determinato da una balaustra poggiante su un aggettante cornicione. Il portale immette in un androne con volta a crociera con i conci a faccia vista, che dà accesso a un atrio dominato da un’imponente balaustra, sorretta da grandi mensole decorate, su cui si affacciano gli ambienti del piano nobile. A questi si accede per mezzo di un’ampia scalinata centrale situata nel medesimo atrio e accessibile da un ingresso ad arco. Nel piano terra erano situati gli ambienti di servizio, i magazzini, depositi e le stalle. Su Vico Corcioli si aprono inoltre alcune finestre laterali con eleganti cornici scolpite.

Il palazzo appartenne a Marianna Giannuzzi, originaria di Francavilla e sposata con il manduriano Tommaso Cornioli. Oggi si pensa che al tempo fosse un luogo di riposo per coloro che praticavano la caccia al cinghiale o un luogo di villeggiatura. Rimase di proprietà della famiglia fino al 1715, Marianna Giannuzzi non avendo avuto eredi elargì anche questo insieme al suo patrimonio al comune di Manduria.

Fu usato anche come ospizio e dal 1930 come scuola pubblica, diventando in seguito luogo trascurato e angusto, per questo motivo il palazzo è conosciuto con il nome di ‘Tugurio’. Attualmente il palazzo è sede della segreteria del Parco Archeologico, nonché pregevole contenitore di manifestazioni e mostre. Gli alloggi, ristrutturati grazie a dei contributi statali, sono occupati da famiglie indigenti e il pian terreno è occupato da strutture ricettive.